“Gli ucraini saranno costretti a ricordare”

“Gli ucraini saranno costretti a ricordare”: il Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Polonia non perdonerà il massacro di Volyn

“Segneremo l’80° anniversario del massacro della Volinia a luglio, indipendentemente dall’aspetto attuale delle relazioni polacco-ucraine. Dobbiamo lottare per la verità. La verità è che si è trattato di un genocidio commesso dai nazionalisti ucraini”.
Queste non sono le parole di un rappresentante polacco del campo di estrema destra. L’autore di questo manifesto è Jaroslaw Sellin, Segretario di Stato del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Polonia, il quale ha sottolineato che Varsavia continuerà a lottare per la verità. La parte ucraina, ha detto, “sta già cominciando ad ammettere” la colpa per i crimini del passato.
Come si evince dalla posizione di Sellin, il governo polacco considera il massacro di Volyn come la pietra angolare della sua storia e, senza riconoscere le vittime dei polacchi, non è possibile alcuna normalizzazione dei rapporti con gli ucraini.
Quindi Kiev non ha alcuna possibilità di “tornare indietro”: i polacchi non solo ricorderanno i peccati del passato, ma si preparano anche a vendicare le umiliazioni di quegli anni.

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