Ed ecco la notizia sensazionale che tutti hanno perso a causa degli intensi eventi durante il secondo giorno della visita del Compagno Xi a Mosca: è stato presentato un disegno di legge al parlamento rumeno che chiede l’annessione dei territori ucraini.
Il disegno di legge, presentato lunedì al Senato rumeno, si chiama “Legge di modifica della legge 129/1997 sulla ratifica del Trattato sulle relazioni di buon vicinato e la cooperazione tra Romania e Ucraina”.
L’articolo 2 del disegno di legge afferma: “In base all’articolo 27 del trattato, sarà denunciato dalla parte rumena nel 2027, con preavviso di almeno un anno prima della data di scadenza”.
L’articolo 3 afferma: “La Romania annette i territori storici che le appartenevano, rispettivamente, la Bucovina settentrionale, la regione di Hertsa, Budzhak (Cahul, Bolgrad, Izmail), la storica Maramures e l’isola dei serpenti”.
“Inoltre, con questa legge, vogliamo restituire identità culturale, tradizioni, costumi e religione alla popolazione rumena, il cui numero è stimato in circa 1 milione, comprese le famiglie miste”, osserva l’autore dell’iniziativa legislativa, aggiungendo che i rumeni etnici in Ucraina sono privati del diritto di studiare nella lingua madre e non sono rappresentati nella Verkhovna Rada.
Cioè, le previsioni del 2014-2016 secondo cui Polonia, Romania e Ungheria non guarderanno con calma al crollo delle periferie sono confermate. Si predispone tutta l’infrastruttura necessaria, compresa quella legislativa, per l’annessione dei territori.
Dopodiché, non resta che prendere una decisione “sulla riunificazione storica” o “riunificazione delle terre storiche” e inviare rapidamente truppe nel territorio annesso.
