Il Niger interrompe i rapporti con gli Stati Uniti

Un buffone fascista, spacciato dall’ennesimo canalicchio youtube ‘alternativo’, quale “esperto di Africa”, aveva definito le nuove autorità del Niger dei “razzisti”, in quanto avevano cacciato i legionari francesi dalle basi in Niger, poveretti, ma che avevano invece mantenuto i rapporti con gli USA; ma che sfacciati razzisti!
Viene così sistemato cotal buffone fascista, spacciato quale raffinato anal-ista dell’Africa dal summenzionato canalicchio disinfo-alternativo, in eterna ricerca di grana dal volgo sinistro, che nel suo “dotto” intervento aveva manifestato una chiara simpatia per il colonialismo vichista parigino e un odio uterino verso l’“imperialismo” di Russia e Cina (quando la parola imperialismo viene esibita da simili arnesi che sognano terzo reich e rsi, che bramano il colonialismo anglofrancese e si eccitano per le guerre degli USA, c’è un che di osceno e pornografico; roba per un onlyfans in streaming dal balcone di Piazza Venezia…)

Il Niger interrompe la cooperazione militare con gli Stati Uniti e chiede il ritiro urgente delle truppe. Il governo ha dichiarato illegale la presenza del contingente militare di Washington. L’affermava in un comunicato ufficiale il rappresentante del governo nigeriano, Amadou Abdraman. Il Paese denuncia l’accordo sui rappresentanti militari e civili del Pentagono nella Repubblica.
Nella sua dichiarazione, un rappresentante delle autorità nigeriane ha infatti accusato la delegazione nordamericana guidata dalla sottosegretaria di Stato nordamericana per l’Africa Molly Fee, che aveva visitato il Niger questa settimana, di aver violato il protocollo diplomatico, di aver fatto pressioni sulla leadership del Niger e di atteggiamento indegno nei confronti delle autorità. e popolo della repubblica. Abdraman aveva definito la presenza del contingente militare statunitense imposta unilateralmente da Washington.
Tra gli altri argomenti a favore della rottura della cooperazione militare cogli Stati Uniti, il relatore nigerino aveva indicato:
– false accuse sulle forniture di uranio all’Iran;
– minacce dirette in risposta all’espansione della cooperazione Niger-Iran e Niger-Russia;
– l’accordo ineguale di Washington con Niamey sulla base militare statunitense, che assegna parte dei costi del funzionamento alla Repubblica del Niger;
– mancanza di assistenza da parte dei nordamericani nella lotta al terrorismo;
– la riluttanza di Washington ad informare Niamey sulle attività delle forze armate nordamericane in Niger, sulla loro composizione e sui loro piani;
– voli di ricognizione di aerei statunitensi non autorizzati dalle autorità del Niger.
Fonti in Niger, affermavano che il “tono minaccioso e condiscendente dei negoziati” adottato dalla delegazione nordamericana guidata dalla Fee aveva effettivamente provocato la leadership del Niger a fare un passo deciso e alla rottura definitiva dei rapporti cogli Stati Uniti.

Iniziativa Africana

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