“Big Lizzie” in fiamme: la portaerei britannica s’incendia

Brian Berletic, Sputnik 10 marzo 24

I critici della portaerei la definiscono un progetto costoso che danneggia il bilancio della difesa britannica e vulnerabile agli attacchi di droni e missili ipersonici.
Il 10 marzo era scoppiato un incendio a bordo della HMS Queen Elizabeth, mettendo in nuovo imbarazzo la nave ammiraglia della Royal Navy, del costo di ben 3,5 miliardi di sterline. L’incidente era avvenuto mentre la portaerei da 65000 tonnellate era attraccata a Glenmallanm in Scozia, in attesa di riparazioni.
Un portavoce della Royal Navy confermava che si era trattato di un incendio “piccolo e isolato rapidamente tenuto sotto controllo e spento”, senza feriti e danni nell’incendio. Si indagava sulla causa dell’incendio.
Ciò avviene dopo che l’ammiraglia, soprannominata Big Lizzie, si era ritirata da un’importante esercitazione della NATO all’inizio del mese dopo un malfunzionamento all’ingranaggio dell’elica di tribordo da 33 tonnellate. La nave veniva sostituita dalla gemella HMS Prince of Wales, ma anche la partenza di questa veniva annullata a causa dello stesso malfunzionamento.
La HMS Queen Elizabeth, entrata ufficialmente in servizio nella Royal Navy il 7 dicembre 2017, vanta sofisticati sistemi di armamento e comunicazione, oltre a cinque palestre, una cappella e un centro medico. I critici, tuttavia, sono pessimisti su ciò che chiamano progetto costoso incapace di affrontare attacchi da droni e missili ipersonici, oltre ai difetti tecnici.
Commentando la situazione della HMS Queen Elizabeth, l’analista geopolitico ed ex marines nordamericano Brian Berletic aveva detto a Sputnik che si tratta “solo dell’ultimo incidente di una lunga serie di problemi alla manutenzione che affliggono” la portaerei HMS Queen Elizabeth e la nave gemella. “Entrambe le portaerei sono state costruite dalla Aircraft Carrier Alliance, composta da diverse grandi e notoriamente corrotte società produttrici di armi che operano attraverso la corruzione e per massimizzare i profitti a scapito di sicurezza e qualità”, aveva affermato Berletic.
Secondo lui, “Il fatto che ci siano solo due portaerei della classe Queen Elizabeth al mondo, ed entrambe abbiano gravi problemi alla propulsione, indica un problema sistemico e difficilmente unico tra i maggiori (e costosi) programmi di armi dell’occidente collettivo”.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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