Intervista di Basma Qadur, Syria Times 30 aprile 2019
L’analista politico canadese associato al Global Research Mark Taliano affermava che nell’occidente non c’è libertà di stampa e tutte le informazioni cui sono sottoposti gli occidentali proviene da sei monopoli al servizio dell’oligarca e non dell’interesse pubblico, indicando che tali monopoli controllano in gran parte la percezione degli occidentali del mondo.”I governi controllati da aziende e loro appendici mediatiche controllano ciò che gli occidentali percepiscono come verità sulla politica estera, ma il messaggio è totalmente corrotta e criminale”, secondo Taliano, inducando come esempio i nordamericani che credono che il Canada ed alleati combattano la guerra al terrore. “Pensano che combattiamo al-Qaida e SIIL in Siria. È vero il contrario, naturalmente. Il Canada e i suoi alleati sostengono al-Qaida e SIIL in Siria per distruggere il Paese pluralista, laico, democratico e il suo governo”, affermava l’analista, sottolineando che la politica estera del governo consiste nel distruggere libertà e democrazia, ma i canadesi sono indottrinati a credere il contrario. “Ogni volta che l’impero e gli Stati membri della NATO cercano di distruggere un altro Paese, come sempre, il presidente o leader del Paese aggredito diventa istantaneamente un “dittatore brutale”, qualcuno che”gasa la propria gente”. È una completa inversione della verità. Ma i nordamericani sono ammaestrati ad accettare le bugie di guerra. Il pensiero critico è tabù”. L’analista chiariva che l’impero, di cui il Canada è un vassallo servile, implora che guerra e povertà vengano globalizzate. “Il modello economico non è sostenibile. Serve ai profitti monopolistici aziendali transnazionali trascurando le economie nazionali. Le priorità sono completamente invertite. Il pubblico dovrebbe spendere i soldi per l’accesso equo ad assistenza sanitaria di qualità, infrastrutture, istruzione, benessere pubblico. Invece il denaro serve le classi guerrafondaie e predatori che distruggono il mondo”, osservaav.
“Neoliberismo”
Taliano notava che l’attuale diseconomia che svuota la classe media e concentra la ricchezza nelle mani di una classe parassitaria di oligarchi ha un nome, ma pochi lo sanno. “Se non puoi nominare qualcosa, non puoi affrontarlo. Il nome stesso è (intenzionalmente) confuso: “neoliberalismo”. È un modello economico predatorio che distrugge il bene pubblico, privatizza tutto, taglia la spesa sociale e deregola le attività di monopolio delle multinazionali quando è in linea cogli “interessi” del Grande Monopolio. È una diseconomia al servizio degli interessi dei monopoli aziendali, escludendo gli interessi pubblici”, sottolineava. L’analista proseguiva affermando: “Durante il crollo economico del 1998 il settore corporativo deregolamentato ne fu responsabile, ma il pubblico dominio lo salvò. “Austerità” equivale a ulteriori salvataggi aziendali. I partiti associano la parola all’autosufficienza, ma in realtà danno agli oligarchi la libera opportunità di salvare la “loro” ricchezza nei rifugi e paradisi fiscali e così via. L’idea che il mercato sia “libero” è ridicola. Come fa l’oligarchia a farla franca? Semplice, è la stessa oligarchia parassitaria salvata che possiede i media, quindi possiede i messaggi, il nostro modo di pensare e di parlare”. Credeva che se la verità sulle guerre criminali dell’occidente e la sua diseconomia politica dovessero ridursi, allora si vedrebbe un cambiamento produttivo. “Purtroppo, in assenza di verità, tutto ciò che abbiamo sono i meccanismi della democrazia, ma non la realtà della democrazia. I politici occidentali diranno praticamente qualsiasi cosa per essere eletti, nel contesto della sceneggiatura politica, ma evitano di trattare su realtà e verità dell’imperialismo occidentale e ciò che lo guida. Una volta eletto, la dittatura dei guerrafondai e del “neoliberismo” riprende invariabilmente. Quindi, nulla cambia e gli interessi pubblici, nascosti e distorti dalle menzogne dei media, sono ignorati”, secondo Taliano. Su ciò che l’opinione pubblica occidentale dovrebbe fare per aiutare se stessa e il mondo, l’analista riteneva che i canadesi dovrebbero respingere le bugie di guerra e il complesso militare industriale che crea una paura irragionevole quale tattica per sottrarre ancora più denaro alla popolazione. “Il Canada dovrebbe uscire dalla NATO guidata dagli Stati Uniti .. I monopoli dei media e di fatto tutti i grandi monopoli dovrebbero essere demoliti, compreso quelli bancari. Alcuna industria dovrebbe essere troppo grande per fallire”, concludeva Taliano.
Traduzione di Alessandro Lattanzio