Basma Qadur, Syria Times, 14 maggio 2020
Durante un’operazione della sicurezza effettuata coll’aiuto dei residenti di Badiyah, fu tesa l’imboscata a un gruppo di terroristi dello SIIL di 6 membri, in cui 3 furono eliminati e gli altri arrestati. I tre terroristi dello SIIL confessarono di aver perpetrato molte azioni terroristiche, tra cui omicidi, esecuzioni, rapimenti e distruzioni. Molte furono condotte in coordinamento tra capi dello SIIL e forze d’occupazione statunitensi nell’area di al-Tanaf, al confine siriano-giordano. Il terrorista Salah Jabar al-Dahar, alias Abi Abdurahman al-Salafi, nato a Idlib nel 1998, affermò di essersi unito all’organizzazione tramite un parente [chiamato Abu Salam Umarayah] membro di tale organizzazione taqfira e ne sfruttò il bisogno di denaro presentandolo a una persona chiamata Samir al-Buri, che lo portò nel Jabal al-Bashari nel Badiyah siriano dove fu accolto dai terroristi dello SIIL, tra cui Abu Islam. Ciò avvenne nel 2018.
Da parte sua, il secondo terrorista Abu al-Barah al-Humsi, nato a Homs nel 1999, dichiarò di aver incontrato una persona chiamata Firas al-Qalid nel 2017. Costui aveva un negozio di abbigliamento e propose di dargli 100-200 dollari di portarlo a Raqqa per aderire allo SIIL. Accettò perché aveva bisogno di soldi.
Il terzo terrorista, Amir Abdulqafar Namah, aliasa Abu Suan, nato a Hasaqa nel 2001, dichiarò di aver comunicato via whatsapp col cugino Wahid Mamah, nel Badiyah, che gli disse che avrebbe avuto denaro e un’auto se entrava nell’organizzazione.
I 3 terroristi confessarono di essere stati addestrati per diverse settimane da istruttori dello SIIL, che gli dissero di essere jihadisti e che chiunque combattesse contro lo SIIL era un infedele. Furono anche addestrati su come usare fucili e missili, anche missili statunitensi. I terroristi incontrarono i cosiddetti emiri dello SIIL di diverse nazionalità, oltre ai combattenti di nazionalità francese, britannica e indonesiana. Su alcuni crimini in cui furono coinvolti, il terrorista Abu Abdurahman al-Salafi dichiarò di aver ucciso 21 persone mentre cercavano tartufi e di aver effettuato operazioni contro i convogli dell’Esercito arabo siriano. “Organizzavamo imboscate contro l’esercito siriano e le auto civili in diverse aree di al-Badiyah”, aggiunse. I terroristi indicarono di aver ricevuto ordini dalle forze di occupazione statunitensi nell’area di al-Tanaf. Tali forze di occupazione ordinavano al capo dello SIIL Hasan Alqam al-Jazrawi, di nazionalità saudita. di colpire le unità dell’Esercito arabo siriano a Palmyra, base aerea T4, neo giacimenti petroliferi nella regione di Palmyra. Uno dei terroristi dichiarò: “Una persona vicina ad al-Jezrawi, di nome Hasan al-Wali, mi disse che incontrò gli statunitensi nella base di al-Tanaf e gli dissero che dovevamo attaccare la regione di Palmyra e la base aerea T4, e ci avrebbero fornito lanciarazzi, fucili, soldi, automobili e droni. Scaricarono il programma Tag sui cellulari per osservare i movimenti dell’Esercito arabo siriano. Al-Jazrawi disse che l’avrebbe fatto, ma aveva bisogno di tempo per portare i combattenti dalla regione dell’Eufrate perché erano insufficienti”. I terroristi affermarono che esiste un coordinamento tra i capi dello SIIL e del “Maqauar al-Thura”, affiliato al cosiddetto “esercito libero” presso la base di al-Tanaf. Ai terroristi fu ordinato di tenersi in contatto coi capi per entrare e uscire dalla base.
I terroristi affermarono che lo SIIL tratteneva dei rapite in buche sotto terra, trincee e automobili. Un terrorista indicò che c’erano negoziati tra i capi dello SIIL a Raqqa e i capi delle “forze democratiche siriane” appoggiate dagli USA. Uno dei terroristi ammise che le forze USA e SDF li coprirono nel loro viaggio da Raqqa a Dayr al-Zur. I terroristi affermarono che tre membri dello SIIL: Abu Sufyan al-Jazrawi, Abu Janid al-Halabi e Abu Ibrahim al-Demashqi, incaricati dal responsabile finanziario nel Badiyah, andavano ogni mese alla base di al-Tanf per portarsi 3 camion carichi di cibo, armi e denaro da distribuire tra i membri dello SIIL nella regione del Badiyah. Ogni terrorista riceve 100 dollari, mentre i capi 500 e Wali 1000. La base di al-Tanaf era un santuario dove i terroristi feriti potevano ricevere cure mediche.
Traduzione di Alessandro Lattanzio